Ritorno a Shaan Khaar: il fantasy della nuova era

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Nel cuore della foresta di Pnèumos, il Duca Gheorg, Signore del Ducato di Stendhaal , cavalca per raggiungere la Maga Hellas. Suo figlio Gregorius è in fin di vita avvelenato da un sortilegio, la potente Maga che vive nella radura è l’ultima speranza per poterlo sanare.
“A lei è concesso guarire perché è tanto potente quanto saggia.

Lei conosce le risposte, e talvolta le domande che il Popolo della Terra non ha coraggio di formulare.”

Così l’anziana del villaggio aveva descritto Hellas, quello che però non si aspettava il Duca, è che la donna fosse ancora giovane e bella, con un’energia del tutto straordinaria scaturita da una sintonia con le forze della natura e un’innata empatia con il prossimo.
La Maga si precipita al capezzale del ragazzo accompagnata dal fedele lupo Valus e, utilizzando le sue conoscenze, lo guarisce guadagnandosi la fiducia del Duca e di tutta la corte, al punto da prolungare il suo soggiorno a palazzo, lasciando che il Duca l’accompagni alla scoperta delle rovine di Shaan Khaar, l’Antica Città dove sorgeva il mitico Tempio dell’Illuminazione.
Fra il Duca e Hellas scoppia immediatamente la scintilla dell’amore, ma come in ogni storia, questo sentimento verrà subito messo alla prova: quella del “vero amore”. Gli Antichi Sapienti, che popolavano e amministravano il Tempio a Shaan Khaar, avevano infatti lasciato chiare disposizioni ai posteri: “solo il vero amore può circolare liberamente in questo luogo”. Così Gheorg ed Hellas si ritrovano immediatamente a fare i conti con enigmi e trabocchetti, volti a testare la purezza di ciò che provano.
Nel frattempo, nel regno confinante di Azturnak, governato dal Principe Azkhin , la Favorita Nah- Lah Dhur trama per conquistare il potere assoluto. Donna dal passato misterioso quanto preponderante nella sua evoluzione di antagonista della storia, è abilissima nell’esercizio delle arti magiche oscure, di cui si servirà senza scrupolo per realizzare un terribile piano che cova da anni. Quale migliore occasione di un’ambasceria nelle terre di Stendhaal?
Rapimenti, omicidi e sortilegi. E qui il fantasy si tinge di giallo, lasciando emergere una terza coppia nel racconto, quella del Colonnello Helg e della sua fedele assistente, il Capitano Kit Renard, a cui sono affidate le indagini.
Ritorno a Shaan Khaar” di Alessandra Janodolo, pubblicato da Bibliotheka edizioni, è il romanzo fantrasy che non ti aspetti, dove le location antiche s’intrecciano a strumenti moderni. Mentre si viaggia in carrozze guidate da cavalli, si usano dispositivi elettronici come telefoni e computer. Nella dicotomia tra il bene e il male, dove le due donne protagoniste ne sono l’ovvia incarnazione, vengono riportati e analizzati anche considerazioni sulla nuova spiritualità e correnti di pensiero New Age. La storia si svolge nell’arco di tempo di sette giorni a partire dalla domenica, e la scrittura fluida ci accompagna dritti fino all’epilogo del sabato.
Opera prima dell’autrice romana, in questo lavoro emerge tutta la sua solida preparazione nel mondo dello spettacolo, dove è nota come attrice e regista. I dialoghi sono scattanti, i molti personaggi ben costruiti, compatti nel loro ruolo, gli scenari vari e descritti accuratamente. Romanzo dai molti piani di lettura è un’opera rivolta a chiunque, poiché ognuno saprà identificarsi con un personaggio, o vorrà meditare sul valore intrinseco di questo libro: la fiducia in un amore universale che lega, o disgrega se negato, tutti gli individui e tutte le cose.

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