Slash featuring Myles Kennedy and The Conspirators: il sound che conquista Rock in Roma

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Di nuovo leader come un tempo, Slash, dopo il successo dell’ultimo “World On Fire”, continua un’inarrestabile attività live che lo riporta, in Italia per questo appuntamento tanto atteso tenutosi a Roma in data 23 giugno a Rock In Roma, evento Postepay.
Slash chitarrista famoso in tutto il mondo, ex Guns N’ Roses, si presenta sul palco romano con la sua formazione vincente composta da Myles Kennedy e The Cospirators, che lo accompagnano in questa avventura. Band affiatata con cui lo abbiamo visto calcare anche i palchi italiani le estati passate: Myles Kennedy alla voce, singer anche degli Alter Bridge, Todd Kerns al basso, Bobby Schneck alla chitarra e Brent Fitz alla batteria, ripercorrono in questo live tutta la carriera di Slash, con brani nuovi ed altri tratti da tutti i suoi progetti musicali tra cui e gli immancabili e intramontabili classici dei Guns n’ Roses
Il prato di Rock in Roma comincia piano piano a riempirsi, le magliette variopinte di ogni fans colorano la serata che gradualmente si veste con i colori della notte. Tutto è luminoso, nell’aria si respira gioia e attesa, e la perfetta organizzazione della struttura permette a tutti gli spettatori di poter prendere posto nella totale semplicità.

Lo show si apre con i “Rival Sons” un gruppo spalla decisamente incisivo, che cattura la piena attenzione di quasi seimila persone presenti con un sound che si snoda tra tessuti blues rock e metal. La musicalità è a tratti torrida, ma il delizioso feeling che c’è tra un riff d’impatto e la ipnotica voce del cantante accontenta tutti per la sua spettacolarità, coinvolgendo ancora di più il pubblico di Rock in Roma, che immediatamente dopo si trova dinanzi al tanto atteso Slash, accompagnato da Myles Kennedy and The Conspirators, in uno dei festival estivi più prestigiosi, ospitato presso l’Ippodromo delle Capannelle.
Un super spettacolo rock di due ore, tra successi del presente e del passato, che ha richiamato due generazioni di ascoltatori, che sotto al palco, hanno goduto di tanta magnificenza, facendo battere il cuore di tutti i presenti sulle meravigliose note dell’immancabile Gibson di Mr. Saul Hudson.
Apertura show con il brano “You’re a lie”, che conferma ancora una volta le doti vocali fuori dal comune di Myles Kennedy, leader degli Alter Bridge, uno dei migliori frontman emersi negli ultimi 15 anni e che assicura per tutta la serata grande versatilità e pulizia timbrica.
I Conspirators sono una macchina ritmica perfettamente rodata, nella quale Slash, che corre da una parte all’altra del palco, si inserisce con i suoi assoli ricchi di tecnica e di feeling, quasi come un tempo. Tutto prosegue, con la musica accolta dal contagioso entusiasmo degli imperituri seguaci dei Guns n’Roses, che lasceranno il grande prato ancora carichi di adrenalina, e soddisfatti per l’acustica di Rock in Roma.

Deliziati i fans dal lunghissimo e inaspettato assolo che ha intermezzato l’esecuzione del classico “Rocket Queen”, contenuto nello storico album “Appetite for Destruction”. Scattano i ricordi tra i nostalgici dei Guns: un assolo così coinvolgente non lo si ascoltava dai tempi del tour di “Use your Illusion” in cui il culmine del virtuosismo prendeva forma sulle note della colonna sonora de “Il Padrino”. Garantiamo che i dieci minuti di pura passione musicale elargiti da questo Slash più maturo, non hanno nulla da invidiare al passato, questo assolo ha lasciato letteralmente il pubblico senza parole.

Applausi a profusione quindi, per uno Slash ancora generoso nelle sue performances, una mostruosa macchina da palcoscenico, che ancora sa emozionare e suonare come pochi altri. Myles Kennedy come al solito si è dimostrato eccellente ed empatico nello scambio col pubblico, che generosamente ha ricambiato accogliendo i brani proposti dal repertorio degli Alter Bridge con un calore e una partecipazione inaspettata. Non deludono nemmeno gli altri membri della band, tra cui Tod Kerns, l’altra voce del concerto, godibilissima infatti è la performance di “Doctor Alibi”.
Il finale di show è un travolgente crescendo con “World on fire”,” Anastasia”, “Sweet Child o’ mine”, nemmeno a dirlo cantata in coro da tutti i presenti, e Slither, ripescata dal repertorio dei Velvet Revolver, ma l’intramontabile “Paradise City”, con tanto di scenografia finale, è l’autrice del vero clamore della serata, come di consueto, e come voleva il pubblico, è stata la chiusura perfetta di un concerto decisamente Rock On!
Dopo un’ esibizione del genere, non resta che ringraziare Slash per vestire con assoluta coerenza il sound del rock, che con un’ondata ha travolto Roma, accompagnato da una band che non ha fatto rimpiangere i Guns n’ Roses. Almeno quelli attuali.

 

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La scaletta
01. You’re A Lie
02. Nightrain
03. Avalon
04. Halo o Standing On The Sun
05. Back From Cali
06. Wicked Stone
07. Too Far Gone o 30 Years To Life
08. Double Talkin’ Jive
09. You Could Be Mine
10. Doctor Alibi
11. Welcome To The Jungle
12. Beneath The Savage Sun
13. The Dissident
14. Rocket Queen

15. Iris Of The Storm o The Unholy
16. World On Fire
17. Anastasia
18. Sweet Child O’ Mine
19. Slither
20. Bis – Paradise City

 

Photos: Aurelio Montanucci

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