Fino al 26 marzo continua a Roma la mostra di Van Gogh

Van Gogh autoritratto

A seguito di un importante restauro, Generali Italia apre Palazzo Bonaparte a Roma diventando così un riferimento di arte e cultura per la comunità.

Lo storico palazzo sta attualmente accogliendo una delle più importanti ed attese mostre dell’anno 2022/2023 dedicata a Vincent Van Gogh, dove attraverso i suoi lavori più celebri viene raccontata la storia dell’artista.
In un percorso cronologico, scandito da un’incantevole atmosfera fatto di molteplici espressioni, volte alla maestosità e all’intenso rapporto con la realtà del suo mondo, Van Gogh, con le sue opere testimonia la sua evoluzione e la sua grandezza. Una grandezza enfatizzata dalla grande Parigi, dove l’artista, raggiungendo il fratello, si dedica ad un’accurata ricerca del colore sulla scia impressionista, insieme ad una libertà completamente nuova nella scelta dei soggetti.
Inizialmente l’artista dedicò particolare attenzione ai paesaggi, quei paesaggi vissuti nella sua giovinezza, rappresentanti in un vortice di durezza, volta a dar voce alla triste quotidianità contadina. Un passaggio presto dimenticato, ma rimasto nel suo bagaglio, improvvisamente trasformatosi nella ricerca del colore, raggiungendo una sfera mai accolta prima ed un’esperienza tecnica ben maggiore rispetto a quella passata.
Il giardino del manicomio a Saint -Rémy (1889), è l’opera che ci colpisce di più.

Il giardino del manicomio a Saint-Rémy

Un’ inquietudine trasferita su tela, carica di contraddizioni, inesorabilmente delineata dinanzi ai suoi occhi, per il suo lungo vissuto personale nell’ospedale psichiatrico, mostra nonostante tutto la voglia di non arrendersi.
Se portiamo l’attenzione al periodo del suo Autoritratto (1887), possiamo osservare i rapidi colpi di pennello, i tratti di colore steso l’uno accanto all’altro, riescono a dare vita allo stesso artista, creando un’immagine di sé avvolta nella più totale complessità.
Una vita piena di tragedie, quella di Van Gogh, una vita che lo accompagnerà nella realizzazione di dipinti definiti successivamente una serie di sconvolgenti capolavori, unici nel suo stile.
Covone sotto un cielo nuvoloso
Ecco perché Van Gogh rimane unico  nonostante siano passati più di 170 anni dalla sua nascita, l’artista genio più conosciuto al mondo.
Sfortunato, tormentato, anche amato Van Gogh termina la sua vita il 29/07/1890, con un suicidio. Un animo carico di sensibilità, messa a tacere troppo presto.
Serena Stella Petrone

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