Non ci resta che il crimine: il viaggio nel tempo di Massimiliano Bruno

Locandina di Non ci resta che il crimine

Locandina di Non ci resta che il crimine

“Non ci resta che il crimine” è il nuovo film di Massimiliano Bruno, a due anni da “Beata ignoranza” e la sesta prova del regista romano classe 1970.

Il titolo è un chiaro omaggio all’ironia di “Non ci resta che piangere”, l’espediente rimane infatti lo stesso, il viaggio spazio temporale, solo che invece di ritrovarsi nel Medioevo, per un bizzarro scherzo del destino, tre amici si trovano nel lontano 1982, nell’anno dei Mondiali, delle Superga, del Charro,  delle figurine Panini, del Commodore 64… e della Banda della Magliana!

 

I tre amici, amici da sempre,  sono Moreno, Sebastiano e Giuseppe. Tre scavezzacollo che sopravvivono con piccoli sotterfugi, alla ricerca dell’idea geniale per fare soldi facili, anzi, per la precisione “i soldi con la pala”, organizzano così un tour sulle gesta della ‘’Banda della Magliana”.

Detto fatto. Un portale tra futuro e passato, regala ai tre, che hanno sempre fatto della loro vita l’arte di arrangiarsi, la possibilità di poter realizzare il loro sogno, ovvero i soldi facili, senza tener conto che la loro occasione li renderà ostaggi proprio della potentissima banda romana.

Il saggio Giuseppe cerca di convincere gli altri due amici a tornare indietro.

“Ragazzi, adesso che ci siamo fatti un bel tuffo nel passato, io direi di tornare al bar (bisca della Banda che all’epoca gestiva scommesse di calcio clandestine), di riattraversare quel portale e di tornarcene a casa”.

Moreno non ci sta, e cerca di dissuadere il timoroso Giuseppe mostrando sia a lui che all’amico  Sebastiano, 500 mila lire acquistate su eBay pronte da far fruttare. Il vantaggio che naviga a loro favore sta nella maestria di Giuseppe nel ricordare tutti i risultati delle storiche partite di calcio, nel sapere di Moreno, studioso ossessionato dalla famosa batteria romana, e dalle riflessioni di Sebastiano, che senza saperlo cattura l’attenzione della donna del Boss Renatino De Pretis,  la bella e sensuale Sabrina.

“Non ci resta che il crimine” è una commedia innovativa, simpatica e divertente.

Una satira leggera, che sa strizzare l’occhio al pubblico: il film si posiziona al primo posto del botteghino nel primo fine settimana di programmazione, incassando ben 2 milioni di euro. Si ride con una punta di amarezza, perché le riflessioni sull’indole del popolo italico sono lasciate alla sensibilità dello spettatore.

Il cast, collaudatissimo, garantisce comunque agli spettatori un pieno di sorrisi, si perché i tre amici Moreno, Sebastiano e Giuseppe, sono egregiamente interpretati da Alessandro Gassman (Sebastiano), Marco Giallini  (Moreno), Edoardo Leo (Renatino), Gianmarco Tognazzi (Giuseppe) Ilenia Pastorelli (Sabrina) e Massimiliano Bruno stesso, che oltre ad essere lo sceneggiatore qui interpreta Gianfranco.

Un film diverso da tutti, scorrevole e genuino, 102 minuti di puro intrattenimento, da seguire fin oltre i titoli di coda… qualcosa lascia intendere che ci sia seguito. Speriamo sia così.

Vivamente consigliato, buona visione a tutti.

 

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