Elevata su di una roccia di tufo e immersa in un silenzio che sa di fiaba: ecco Civita di Bagnoregio, a due passi da Viterbo.
La vallata si trova in un borgo medievale che è spettacolare, sospeso nel tempo; definita “Città che Muore” perché lentamente le varie frane colpiscono il terreno su cui poggia e “Città Fantasma” per il limitato numero di persone la popolano. Collegata al paese vicino da un lungo e stretto ponte, sul quale possono passare solo motorini e pedoni, Civita di Bagnoregio resterà una piccola frazione di paradiso per poter fare un salto indietro nel tempo. Nel borgo non esistono macchine, ma si può trovare una chiesa, due ristoranti un bed e breakfast, negozi e due musei, il tutto passeggiando tra una vista e l’altra.
Fu chiamata “Civita di bagnoregio” perché al tempo della conquista dei Longobardi il loro re si fermò nel borgo precisamente nelle terme vicine… da qui il nome, letteralmente tradotto “città del bagno del re”.
Civita di Bagnoregio in un mix di arte e cultura, purtroppo negli anni è cambiata. Anche se in molti l’hanno definita “cara” come meta turistica, in realtà i costi sono moderati e il tutto viene a favore della manutenzione del luogo, perché veramente è la “città che muore”.
Noi di Daedalusopera l’abbiamo visitata per voi, per suggerirvi questa meta turistica dove potrete dire di aver visto un pezzo di storia.
Il consiglio è di passare per la Chiesa di San Donato, meravigliosa anche se in stato di abbandono, o per l’interessantissimo Museo Geologico situato al centro della piazza. Interessante perché parla della geologia di tutta la zona, partendo dalla preistoria e analizzando tutto l’andamento di questo territorio, bello, fatto di calanchi, tufo, argilla, evidenziando anche il fatto che purtroppo i terremoti che ne hanno cambiato la fisionomia.
Che dire… una pausa in una vineria, un bicchiere di rosso e via!
Daedalusopera augura a tutti voi di poter raccontare questa deliziosa esperienza. Buon viaggio!