Gli amanti: un numeroso esercito di invisibili

magritte

Esistono persone vittime e ostaggi di un amore che inganna, lì buone in un angolo, invisibili, in attesa di un cambiamento, di una risposta. Queste persone sono donne e uomini che amano chi è sposato o impegnato, “gli amanti” innamorati dell’uomo di un’altra donna, o della donna di un altro uomo.
In inglese la parola innamorata/o la si può tradurre “Fall in love”, cadere in amore.
Ebbene sì, si cade in quella letale trappola sentimentale  che travolge senza limiti, dove non si accoglie nella mente la distinzione tra il vero e il falso, dove non è accettabile la possibilità di diffidare di coloro che parlano d’amore, con quelle parole che chiedono sempre di avere pazienza, e tempo.
L’ amante non ha voce, rimane in un angolo, in silenzio, in attesa, di un messaggio del buongiorno, o del prossimo appuntamento da programmare. Tacitamente aspetta.
Si parla sempre degli amanti come di quella gente che infrange le vite altrui, senza mai prendere in considerazione che nessuno è costretto ad andare con un’altra persona al di fuori del proprio matrimonio, nessuno ha una  pistola puntata alla tempia, e nessuno è circuito con elisir d’amore, o rituali magici… queste persone vanno semplicemente tra le braccia di altri perché vogliono farlo, punto!

Nel loro copione attribuiscono all’amante una parte al di fuori della propria quotidianità: per avere un buon sesso, o per avere una persona con cui trasgredire, per la diversità dal proprio partner, o per un diversivo in generale e cosi via… ma la realtà è che ci si ferma solo a questo.

Una realtà talmente nitida agli occhi di tutti, ma ancora argomento difficile da affrontare pubblicamente, con una conclusione già scritta: gli amanti servono a tenere in piedi i matrimoni. Degli altri. Sì perché quando un’amante chiede più vicinanza, più tempo da poter trascorrere insieme, diventando una figura  reale, che pretende un suo spazio, di colpo la “moglie strega” diventa la principessa del castello, e il marito noioso il “re del trono”, persone che quindi non lascerebbero mai. I ruoli si ribaltano, a quel punto la missione più importante diventa quella di doversi salvare dall’amante malvagio che sta cercando di far naufragare un matrimonio sterile.
Usualmente le bugie di salvataggio sono:
1) è  una mia collega\ mio collega e mi importuna con dei messaggi

2)non crederai mica a queste bugie: io amo solo te!

3) è stata solo una volta e neanche mi è piaciuto…

Si potrebbe procedere ad oltranza, ma basti pensare che quando si cerca altrove, è perché non si sta più bene nel proprio matrimonio, nella propria unione, ma il sol pensiero di doversi separare, di mettere a rischio l’apparente stabilità, induce ” il traditore” a passare all’amante successivo anche se, stranamente, l’amante passato non metterebbe mai a rischio la vita della persona amata, guidata da un amore vero, talvolta proprio cieco.
Dunque amanti, salvate voi stessi, e non il matrimonio altrui.

Buona fortuna.

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