Davide Merletto: dal Prog Metal a Jesus Christ Superstar. Una voce, una passione… la musica!

Davide-Merletto-(Planethard)

Certi incontri avvengono casualmente, ma quando accade è bene condividere. Nel panorama musicale italiano, di tanto in tanto, si scova qualche perla e così, navigando su Youtube per una accidentale questione di omonimia con la nostra webzine Daedalus Opera, abbiamo trovato una band italiana da chapeau, i Daedalus. Il gruppo si formò a Genova nell’ormai lontano anno 2000 con l’ambizione di produrre del pregevole progressive metal, proposito centrato in pieno, cosa non comune per chi suona musica in Italia. Il gruppo riscosse subito un buon successo, tra live ed esibizioni come band di supporto per nomi come i Daemonia di Claudio Simonetti e i Misfits. Tre album incisi dal 2003 distribuiti dall’etichetta Galileo Records e un video promozionale del singolo “Until You’re Here” con cui abbiamo conosciuto la voce solista del gruppo Davide Merletto. Artista dalla voce potente e versatile, vanta un curriculum di tutto rispetto. Una carriera lunga la sua, in cui partecipa a diversi progetti musicali, ottenendo ruoli prestigiosi come solista in diverse occasioni. Facciamo la sua conoscenza e lasciamo che Davide ci racconti un po’ del suo percorso professionale:


D: Partendo dagli esordi quali ritieni siano le tue esperienze più significative?

 Prima di tutto ringrazio te e il tuo Team per l’interesse che mi avete mostrato e per la più che affettuosa presentazione! Pur avendo iniziato a suonare la chitarra all’età di 8 anni, i miei esordi come cantante risalgono al 2002 quando iniziai ufficialmente a studiare Voce e Interpretazione presso la scuola privata di Laura Cappelluccio, insegnante e cantante lirica di fama mondiale, per diplomarmi poi nel 2010. Da subito ho avuto la fortuna di prendere parte a progetti davvero entusiasmanti, ce ne sono tre sopra tutti che hanno davvero lasciato un segno indelebile nella mia vita musicale e non solo.

Per primi, ovviamente, i Daedalus. Oltre ad aver incontrato delle persone fantastiche (siamo ancora molto amici) lavorare con loro è stata un’esperienza indimenticabile che mi ha permesso di registrare due album di Prog-Metal suonato ad altissimi livelli di professionalità, di performare in vere e proprie “mecche” del rock come lo Z7 di Pratteln e di entrare in contatto con leggende della musica come Roland Grapow (con il quale ancora ci frequentiamo) che ha mixato 2 dei nostri 3 album.

La seconda è il Musical “Jesus Christ Superstar” al quale ho partecipato per due anni interpretando il ruolo di Gesù in tour per i teatri italiani, in seguito alla mia vittoria del “Concorso Canoro Delle Due Riviere” del 2008. Prima di allora conoscevo poco il mondo del Musical e con mia grande sorpresa ho scoperto un universo fatto di emozioni fortissime e di passione profonda. Un momento della mia carriera semplicemente unico.

La terza è il mio ingresso nella rock band italiana Planethard come voce solista e co-autore. Insieme abbiamo realizzato il loro terzo lavoro discografico dal titolo “Now” uscito per Scarlet Records e lo abbiamo promosso per due anni attraverso alcuni importanti concerti, aprendo tra gli altri ai Gotthard in Italia e a Blaze Bailey in Europa dell’Est. Ho collezionato una serie di ricordi davvero meravigliosi.

Davide Merletto in Jesus Christ SuperStar

Davide Merletto in Jesus Christ SuperStar

D: Pare che l’avventura dei Daedalus risulti conclusa. C’è possibilità che la band risorga come una fenice?

 E’ una domanda che ci facciamo spesso anche noi! Le intenzioni non mancherebbero, purtroppo abbiamo tutti così tanti progetti professionali aperti e così tanti impegni di vita privata che sembra davvero poco probabile riuscire a riattivare il progetto in modo serio e professionale come piace a noi. Come si dice in questi casi, mai dire mai!

D: Sappiamo che con la band avete riscosso molto successo all’estero. Se ce ne sono, quali sono le differenze col pubblico italiano?

Principalmente credo che la differenza stia nella cultura musicale. A livello di calore ed energia ho fatto esperienze bellissime sia all’estero che nel nostro paese, il fatto è che tendenzialmente (esistono sempre le eccezioni) il Rock, il Metal e la musica dal vivo in generale vengono incoraggiati molto di più fuori dai nostri confini. Sia grazie ad una gestione più focalizzata sul genere da parte di molti club e agenzie, sia attraverso la visione del “Live” come fondamento del tessuto sociale.

D: Ti abbiamo ascoltato anche eseguire delle cover di brani di altre band famose, come gli Iron Maiden o Queensrÿche. C’è una band che segui più di altre per gusto personale, e c’è un brano, di altri,  a cui sei più legato?

In questo periodo sto divorando davvero qualsiasi genere. Rispetto al mio passato molto Prog e Metal mi sono spostato più verso l’AOR, l’Alternative e l’Hard Rock, soprattutto di stampo Americano. Ascolto tantissimo gli Alter Bridge, i Nickelback e trovo moltissimi spunti anche nei 30 Seconds to Mars e nei Muse. Un brano a cui sono molto legato? “Feed the Fire” degli Ark con Jorn Lande alla voce: riuscire a cantare quel brano ha rappresentato per me la scoperta di nuovi colori vocali che ignoravo di avere.

D: Invece un tuo pezzo a cui sei particolarmente affezionato?

Ce ne sono due in particolare. Il primo è “For Aye”, un brano che ho composto per l’album “Motherland” dei Daedalus. Una prower ballad che racconta un momento importante della mia vita sentimentale che ho avuto il privilegio di riuscire a tradurre in musica esattamente come volevo. Il secondo è “On Your Way” e l’ho scritto per il progetto “Strive”, un AOR molto ritmato e melodico che mi ha visto collaborare tra gli altri con John Macaluso, storico batterista di Malmsteen e Ark. “On Your Way” ha rappresentato l’inizio del secondo tempo della mia carriera musicale dopo l’uscita dai Planethard, anche a questo brano sono legato in modo molto profondo.

D: Di cosa ti stai occupando attualmente?

Al momento mi sto dedicando alla carriera di turnista. Ho appena finito di registrare l’album di una nuova band milanese molto promettente che propone un rock/metal anni ’70 e ’80 e sto componendo una demo insieme ad alcuni artisti molto noti nel panorama AOR internazionale (devo mantenere ancora riservatezza ahimè…) che speriamo venga prodotto e pubblicato da una famosa cialis 20mg etichetta italiana con cui siamo in contatto.

D: C’è qualcosa che vorresti dire sul mercato musicale attuale? Quale futuro immagini per te e per gli altri artisti italiani?

Di cose da dire ce ne sarebbero tante… troppe! Al giorno d’oggi vivere di musica è diventato estremamente faticoso: tra la pirateria, i fenomeni come il pay to play ecc…  è davvero un casino. In ogni caso trovo magnifico vedere che nonostante tutte le difficoltà ci siano ancora tante band e tanti artisti che ci credono e che si impegnano, da sempre ritengo che non siano le persone a possedere la passione per la musica… è la musica che possiede noi!

D: Nel frattempo come possiamo ascoltarti?

I riferimenti web dove è possibile ascoltare molti dei miei lavori:

www.facebook.com/DavideMerlettoOfficialFanpage

www.youtube.com/lazyboydave

Grazie a voi per questa bellissima opportunità e a presto!

 

La redazione di Daedalus Opera ringrazia Davide perché ci ha permesso ancora una volta di parlare di musica, buona musica. Facciamo un in bocca al lupo a lui e a tutti gli artisti italiani che si impegnano per tenere alta la qualità nel panorama musicale italiano.

Buon lavoro Davide!

 

 

 

 

 

 

 

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